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Elemental
Titolo originale: Elemental
Anno: 2023
Nazione: Stati Uniti d’America
Genere: Animazione, Commedia, Sentimentale, Avventura, Fantastico
Casa di produzione: Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione italiana: The Walt Disney Company Italia
Durata: 101 minuti
Regia: Peter Sohn
Sceneggiatura: John Hoberg, Kat Likkel, Brenda Hsueh
Montaggio: Stephen Schaffer
Musiche: Thomas Newman
Doppiatori originali: Leah Lewis, Mamoudou Athie, Shila Ommi, Ronnie del Carmen
Doppiatori italiani: Valentina Romani, Stefano De Martino, Serra Yılmaz, Hal Yamanouchi
Trailer di “Elemental”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Disney e Pixartornano alle sale cinematografiche conElemental, secondo film diretto daPeter Sohnche aveva esordito alla regia nel lungometraggio conThe Good Dinosaur(2015) e precedentemente con il cortometraggioPartly Cloudy(2009), entrambi dellaPixar.
Elementalè prodotto daDenise Ream(The Good Dinosaur,Cars 2) e sceneggiato daJohn Hoberg& Kat LikkeleBrenda Hsueh, mentrePete Docterè il produttore esecutivo. Il soggetto, invece, è firmato daPeter Sohn,Hoberg & LikkeleHsueh, e la colonna sonora originale è stata composta e diretta daThomas Newman(1917,Skyfall,Finding Nemo,American Beauty).
Presentato in anteprima mondiale lo scorso 27 maggio come film di chiusura (fuori concorso) della76° edizione del Festival di Cannes(essendo questo il 27° film realizzato dallaPixar Animation Studiose il quarto dello studio ad approdare alla Croisette dopoUp,Inside OuteSoul),Elementalviene pensato come una commedia romantica con sfumature di avventura, ispirandosi ai quattro elementi naturali (fuoco, acqua, terra e aria) per creare una storia di migrazione, amore tra opposti, famiglia e messa in discussione delle proprie convinzioni.
Come quasi da tradizione, quest’anno laPixarriprende l’idea di affiancare ai suoi film un cortometraggio di animazione. È così comeElementalarriverà il21 giugno2023nelle sale italiane insieme al nuovo cortometraggioL’Appuntamento di Carl, che dà continuità aUp, avendo come protagonistiCarl Fredricksene il suo adorabile cane parlanteDug. Nel cortometraggio, che commuove già da prima di iniziare il film,Carlaccetta con riluttanza di andare a un appuntamento con un’amica, ma senza avere idea di come funzionino gli appuntamenti al giorno d’oggi.Dug, come farebbe un buon amico, cerca di calmare l’agitazione diCarloffrendogli alcuni consigli su come fare amicizia… se sei un cane.
“Ho sempre provato a seguire i passi di mio padre, ma non mi sono mai chiesta cosa volevo davvero fare.” Cit. Ember Lumen(Leah Lewis) Cit.Elemental
Trama di “Elemental”
Elementalsegue le vicende di un’insolita coppia,Ember(Leah Lewis) eWade(Mamoudou Athie), a Element City, una città i cui abitanti sono fuoco, acqua, terra e aria, e vivono insieme. L’“ardente” giovane donna e il ragazzo “che segue la corrente” stanno per scoprire qualcosa di fondamentale: quanto hanno davvero in comune.
Recensione di “Elemental”
Sin dal 1995 conToy Storyche ha rivoluzionato il mondo dell’animazione essendo il primo lungometraggio fatto interamente in digitale, il binomioDisney-Pixarè sempre stato una garanzia (con alcune eccezioni soprattutto negli ultimi anni) di qualità tecnica, creatività e storie emozionanti con significati profondi. Dopo film comeLightyear,RedeLucache un po’ hanno lasciato l’amaro in bocca, i famosi studi cinematografici sembrano di tornare conElementalproprio a questa essenza che ha caratterizzato la loro alleanza: animazione di alto livello e storie fatte e sentite con il cuore, in questo caso il cuore diPeter Sohn, che ha iniziato a lavorare allaPixarcomestory artistdiFinding Nemo, per poi lavorare anche nell’animazione di film comeThe Incredibles,Ratatouillee dare voce a personaggi comeEmilesempre diRatatouille,SquishydiMonsters UniversityeSOXdiLightyear.
Con il cortometraggioPartly Cloudy(sicuramente uno dei più divertenti e originali dellaPixar),Sohnha debuttato sia nella regia che nella scrittura, per poi arrivare al suo primo (e modesto) lungometraggioThe Good Dinosaur. Ma di tutti questi lavori fatti fino ad ora, al regista di ascendenza coreana gli è arrivato (e anche presto) il momento di raccontarsi perchéElementalè un film personale, non solo per i suoi contenuti, ma anche per come è nata l’idea di base del film. Infatti, aSohngli è venuta in mente sette anni fa dopo un evento nel Bronx (distretto newyorkese dove lui è nato), precisamente mentre stava sul palco e ringraziava i suoi genitori che erano anche presenti e piangevano commossi, pensando ai sacrifici fatti da loro per permettere a lui e a suo fratello un futuro migliore in un paese a loro sconosciuto (loro sono coreani), senza conoscere neanche la lingua. Quando è ritornato alla Pixar e ha raccontato cosa era andato a fare a New York, gli hanno detto che forse era arrivato il momento di fare un film, avendo così il via per quello che oggi èElemental.
Il regista, dunque, ha scavato poi nei suoi ricordi dell’infanzia a New York per portare questa storia sul grande schermo. “I miei genitori sono emigrati dalla Corea all’inizio degli anni Settanta e hanno costruito un frequentato negozio di alimentari nel Bronx […] Eravamo una delle tante famiglie che si erano avventurate in una nuova terra con sogni e speranze, in un unico crocevia di culture, lingue e piccoli bellissimi quartieri. Questo è quello che mi ha portato aElemental.”
Certamente, niente è a caso in questo nuovo filmDisney Pixar, che segue le vicende di una coppia fuori da ogni schema, quella diEmber(Leah Lewis) eWade(Mamoudou Athie), lei fuoco e lui acqua (e per cui Sohn si è ispirato al suo matrimonio conAnna Chambersdi origine italiano). Entrambi vivono aElement City(ispirata a New York, ma paragonabile a qualsiasi metropoli del mondo), dove convivono pacificamente tutti gli elementi compresi terra e aria. Oltre ad appartenere a elementi e anche a classi sociali diverse, aEmbere aWadegli separano soprattutto delle convinzioni: “gli elementi non si mischiano” e il fuoco viene considerato un “pericolo” per gli altri abitanti della città. È per questo che i genitori diEmber,Cinder(Shila Ommi) eBernie(Ronnie Del Carmen) che hanno emigrato dalla Terra del Fuoco dopo una catastrofe naturale, si sono dovuti recare nella periferia diElement City, essendo i primi a di una posteriore ondata migratoria a stabilirsi e a sviluppare il “distretto” diFiretowndove è nata e cresciutaEmbere dove hanno costruito il loro negozio di alimentari,Il Focolare.
Si potrebbe ben dire che il film parla di migrazione (di prima e di seconda generazione) e di come i migranti vengono accolti e si integrano nel paese a cui arrivano ed è vero, maElementalva molto oltre perché questo serve soltanto come contesto per la trama principale. Il film mette insieme altre moltissime tematiche che si possono perfettamente collegare tra di loro come l’importanza della famiglia e della convivenza in comunità, la conservazione delle tradizioni, l’inseguimento dei propri sogni e i nuovi inizi, la problematica del cambio climatico e di conseguenza la necessità di agire al riguardo… Ma la trama che unisce e che trasforma alla coppia protagonista mette al primo piano due tematiche centrali.
Da una parte, c’è il bisogno di ascoltare i sentimenti e andare oltre le convinzioni personali, famigliari e sociali non solo per permettersi di scoprire cose nuove e anche smentire delle “certezze”, ma anche per poter andare avanti, inseguire i propri sogni e farsi un cammino proprio senza condizionamenti.Embersi vede costretta a uscire dalla sua “zona di confort” (soprattutto mentale) e ad andare alla “proibita”Element Cityper salvare il negozio di famiglia. Per lei,Il Focolarerappresenta il sacrificio di una vita dei suoi genitori ed è convinta che per ripagare tutto quello che hanno fatto per lei l’unico modo di farlo non è altro che ereditare e gestire il negozio, anche se questo implica rinunciare a sé stessa e a quello che veramente desidera di fare. Per questo motivo,Emberfa anche fatica a controllare quello che sente al punto di “esplodere” in tante occasioni.
Tutto sembra, però, dare un giro quando lei conosceWade, che non ha paura di mostrare le proprie emozioni e che ha un modo diverso di affrontare la vita. Con questo percorso di conoscenza, che porta aEmbereWadea creare un legame sentimentale, viene trattata la seconda tematica centrale del film, ovvero, il rapporto tra “opposti”, tra apparenti “incompatibili” nelle loro differenze, è possibile se c’è amore.
Si potrebbe pensare che questo film non ha un “cattivo” e, sì, certamente non ha un personaggio cattivo perché gli ostacoli che gli impediscono alla protagonista di ascoltare sé stessa e inseguire quello che veramente desidera fare sono intangibili e hanno a che fare proprio con i “muri mentali” che creano le sue paure e convinzioni su sé stessa, sulla sua famiglia e sul mondo che la circonda, ma riguarda anche le convinzioni di una società che considera la diversità come un “pericolo”.
“Perché qualcuno ti deve dire cosa puoi fare nella tua vita?”- Cit. Wade Ripple(Mamoudou Athie) Cit.Elemental
Un mix piacevole e a tratti confuso
Il primo fine settimana “fiacco” diElementalnegli Stati Uniti ormai è al centro di ogni articolo che parla sul film. Si dice è il peggior esordio di un lungometraggioDisney Pixarfino ad ora, con poco più di 29 milioni di dollari il primo weekend (su un budget di circa 200 milioni di dollari), mentre glistudiosaspettavano intorno ai 35 milioni di dollari il primo fine settimana. Ma sono gli incassi a definire quanto sia valido un film? Certamente, il cinema oltre che un’arte è anche un business e particolarmente per i produttori e le case di produzione e distribuzione gli incassi sono più che importanti e determinano se un film è un “successo” o un “flop”.
I primi e “bassi” incassi di un film, in questo caso diElemental, possono essere il risultato di diversi aspetti a considerare, come la campagna promozionale, spettatori sempre più abituati alle uscite sulle piattaforme streaming (ricordiamo che due degli ultimi filmPixar,RedeLuca, sono usciti direttamente suDisney+), delusioni e polemiche precedenti (como è successo conLightyear), la spesa che comporta per una famiglia il fatto di andare al cinema il che rende gli spettatori molto più selettivi su ciò che vanno a vedere o meno sul grande schermo… Certo è che le prime cifre al box office poco o nulla rispecchiano quanto un film possa essere valido.
In questo senso, anche se probabilmente non è l’ennesimo capolavoro dellaPixar,Elementalè un film che funziona in generale, ma soprattutto che riesce a emozionare (cosa che non accadeva daSoul) ed è questo l’elemento chiave che ha sempre fatto attendere con entusiasmo una loro produzione. Con una storia più che semplice (o meglio dire troppo semplice per chi si aspetta una trama movimentata), il lungometraggio diPeter Sohnnon delude né in quanto all’originalità e profondità con cui vengono trattate tematiche ormai riviste, né sul lavoro di animazione che continua a essere di alto livello, sperimentando anche con nuove tecnologie che coinvolgono l’intelligenza artificiale, usate specialmente sul personaggio diEmberper renderla veramente fuoco e non un semplice personaggio a forma di fiamma.
Ogni singolo fotogramma si presenta come una meravigliosa esplosione di colori davanti agli occhi, con unaElement Citydisegnata in maniera straordinaria e con dei personaggi principali e secondari ben elaborati sia fisica che caratterialmente.
Il film è una montagna russa di genuina comicità e momenti commuoventi. Il tutto rafforzato dalla fantastica colonna sonora composta e diretta daThomas Newmane dalla canzone originaleSteal the ShowdiLauv(la versione italianaPer sempre ci saròdiMr. Rainanche bella quanto la versione inglese).
Sorprende in positivo anche il lavoro del cast di voci italiane, particolarmenteValentina Romani(Ember),Stefano De Martino(Wade) eSerra Yilmaz(Cinder).
Nonostante, tutto il fascino diElementalche ricorda tanti film che hanno fatto la storia dellaPixardiminuisce per quando riguarda la sceneggiatura. A tratti il film si torna confuso (soprattutto durante il secondo atto), dando la sensazione di voler prendere una direzione diversa da quella della trama principale. Concentrandosi sul rapporto che si sviluppa traEmbereWadeper parlare di amore e opposti, la scrittura diJohn Hoberg & Kat LikkeleBrenda Hsuehtrascura molte volte il conflitto narrativo centrale e la tematica principale del film, ovvero, quello legato aEmbere i suoi genitori (tra l’altro, l’aspetto più potente del film), e il rischio che minaccia l’esistenza del negozio di famiglia e di tuttaFiretown. Questi fili narrativi, indubbiamente legati nelle riflessioni a cui porta il film, tante volte sembrano di “concorrere” tra di loro anziché di amalgamarsi.
Le emozioni cheElementalriesce a suscitare non bastano per tralasciare le sue debolezze narrative. La storia scarseggia di azioni e snodi narrativi forti, avendo come risultato un film molte volte ripetitivo, lento e poco movimentato (stessi problemi riscontrati inThe Good Dinosaur).
LaPixardeve fare sempre dei “capolavori”? Cosa intendiamo noi per “capolavori”? Da una parte è vero che laPixarha abituato il pubblico a vedere film di altissimo livello in generale, raccontando storie come pochi sanno fare; ma è anche vero che screditare film che in generale funzionano e hanno una reazione negli spettatori solo perché non sono “la perfezione assoluta” o “la grande opera che segnerà la storia del cinema”, forse ha molto più a che fare con noi che con le capacità di chi fa i film. Sminuire e paragonareElementalai lungometraggi che hanno reso famosa allaPixarsarebbe più che ingiusto. In effetti, nonostante le sue debolezze, il film diPeter Sohncompie il suo obiettivo di intrattenere, far ridere e anche strappare lacrime, far riflettere senza la pretesa di voler farlo. È un ritorno dello studio di animazione alla sua pietra miliare, a quella combinazione potente tra tematiche importanti e significati profondi sviluppati con originalità, tecnica impeccabile e storie raccontate e sentite con il cuore (una combinazione che non si è percepita almeno negli ultimi tre lavori dellaPixar).
Affermava il regista durante la conferenza stampa del film a Roma che il lavoro di ogni persona in questa industria dipende molto dal “connettersi alla vita”. “Vivi il più possibile in modo da poter sentire il lavoro che stai facendo.”, dicevaSohncome consiglio a chi vuole lavorare nel mondo dell’animazione e, senza dubbio,Elementalne è una bellissima prova.
In conclusione
Elemental segna un ritorno alle radici emotive e artistiche della Pixar, con una narrazione personale e una straordinaria resa visiva. Pur affrontando temi profondi e attuali, la sceneggiatura presenta alcune discontinuità narrative che ne limitano il pieno potenziale. Tuttavia, il film riesce a emozionare e a riportare in primo piano l’essenza che ha reso grande la Pixar.
Note positive
- Regia.
- Sceneggiatura: Originalità dell’idea di base e importanza delle tematiche trattate all’interno della storia. Caratterizzazione dei personaggi sia principali che secondari.
- Ottimo lavoro tecno-artistico, dal concept art fino al lavoro di animazione.
- Colonna sonora coinvolgente.
Note negative
- Sceneggiatura: A tratti confuso dovuto alla poca coesione che esiste tra i due fili narrativi/trame della storia. La storia scarseggia di snodi narrativi forti e di azioni, avendo come risultato un film poco movimentato e con un ritmo predominantemente lento.
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Review Overview
Regia | |
Animazione | |
Sceneggiatura | |
Colonna sonora e sonoro | |
Interpretazione | |
Emozione | |
SUMMARY | 4.0 |